Materassi in lattice

La pianta hevea brasiliensis Originaria del Brasile settentrionale, l'hevea brasiliensis, l'albero da cui si ricava il prezioso lattice, appartiene alla famiglia delle Euforbiacee comprendenti una ventina di specie.

Il processo produttivo

L'estrazione del lattice avviene praticando manualmente incisioni diagonali nella corteccia per un terzo o metà dell'intera circonferenza;da ogni singola incisione si ricavano circa 30 ml di lattice.
Nelle piantagioni vengono coltivati 200 - 250 alberi per ettaro in modo da ottenere una resa annua di circa 450kg di lattice per ettaro al 30% di polimero: per realizzare un materasso di lattice occorre dunque il contributo di 250 alberi per almeno due mesi,di una persona che per due mesi intaglia e raccoglie il lattice, di un'industria che filtra e conserva il lattice,di una nave che lo trasporta dal sud est asiatico ed infine di un'azienda che lo trasformi attraverso adeguati processi industriali nel prodotto finale.

Il processo più diffuso di lavorazione del lattice prevede che prima della vulcanizzazione il lattice liquido venga emulsionato e trasformato in schiuma di lattice,questa schiuma viene poi vulcanizzata con procedimenti che possono essere diversi da azienda a azienda.
La vulcanizzazione è una delle tappe fondamentali, infatti ogni metodo dona al prodotto finale delle caratteristiche specifiche.

La differenza sostanziale tra i vari materassi in commercio, spesso, è data proprio dai differenti processi di vulcanizzazione.

Altro passo fondamentale del processo produttivo è la divisione delle lastre in zone.Variando la densità della schiuma si può scegliere di diversificare la rigidità delle varie zone della lastra finale. Si avranno così lastre a più zone di portanza differenziata, solitamente 5 o 7, in più oltre alle zone anche la rigidità complessiva potrà essere variata in modo da avere prodotti finali “morbidi”, “medi” o “rigidi”.
Inoltre possono essere conferite forme particolari alla schiuma di lattice come rilievi attivi sulla superficie che consentiranno di diversificare i punti di pressione tra materasso e corpo in modo da non avere un'eccessiva compressione dei tessuti.

Per creare una zona di accoglimento e accentuare la comodità del prodotto finale si possono anche creare dei fori passanti trasversalmente la lastra di lattice all'altezza omerale. La lastra verrà infine, rivestita con una fodera al cui interno possono essere trapuntate delle imbottiture che garantiranno maggiore capacità di coibentazione al materasso o ne accentueranno le proprietà antiallergiche.

Le proprietà e i vantaggi

Le proprietà di questo materiale sono molteplici: elevata capacità elastica, eccellente climatizzazione e inattaccabilità da acari della polvere. Il lattice naturale è il materiale che più è in grado di avvicinare il comportamento dell'elastico ideale con dissipazione energetica minima tra la fase di compressione e decompressione, inoltre le cellule aperte ed intercomunicanti di questo materiale permettono un eccellente effetto polmone che garantisce un ottimo ricambio di aria all'interno del materasso. I vantaggi del lattice, in definitiva, sono la corretta e differenziata distribuzione del peso corporeo ed il mantenimento nel tempo delle proprietà igieniche, antibatteriche, germicide e fungicide. Tutte queste caratteristiche, con le giuste attenzioni, si conservano inalterate per anni.

Consigli utili

Scegliere un materasso in lattice significa fare una scelta di elevata qualità, a patto di prendere il prodotto che abbia la rigidità più appropriata alla vostra struttura fisica e che si adatti meglio alle vostre abitudini e alla vostra posizione durante il sonno. Fondamentale è scegliere la portanza del materasso: più rigida per persone di corporatura robusta o che vogliono un maggiore sostegno, più morbida per avere maggior accoglimento. Si consiglia di non esporre mai il prodotto alla luce diretta del sole, di ruotare e capovolgere almeno tre volte l'anno e di non utilizzare il materasso di lattice su basi scarsamente aerate.

 

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